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Nel Settecento, spesso etichettato come "secolo delle rivoluzioni", si assiste a uno straordinario sviluppo della scienza, iniziato con l'enunciazione dei principi di Newton che ancora oggi sono in gran parte alla base della nostra visione del mondo. Le scienze naturali sono riorganizzate, con la proposta di tassonomie zoologiche e botaniche, e la medicina si avvia a diventare più scientifica con la formulazione di grandi sistemi interpretativi, la nascita di una chimica separata definitivamente dall'alchimia, le prime ricerche su fenomeni elettrici e fisiologici, l'interpretazione innovativa della natura dei processi morbosi e la caratterizzazione di molte malattie specifiche. È però nell'Ottocento che la medicina diventa definitivamente scienza e tecnologia con l'invenzione dello stetoscopio, la scoperta dell'anestesia, dell'antisepsi e dell'asepsi, dei vaccini, della sieroterapia, con l'analisi microscopica dei tessuti e l'individuazione della cellula come elemento fondamentale della materia vivente. Cambia il paradigma interpretativo delle alterazioni del corpo umano e cambia l'approccio terapeutico con l'introduzione della chemioterapia e il perfezionamento delle tecniche chirurgiche. Nel quinto volume di Medicina e Oncologia, la storia dell'evoluzione degli eventi e dei concetti che hanno portato all'affermazione della medicina moderna, è presentata anche attraverso le vicende degli uomini e delle donne, che con abnegazione e determinazione hanno tracciato percorsi di successo. Lo stile non è mutato: semplice, scorrevole, accessibile a tutti coloro che sono interessati alla formazione delle idee moderne sulla salute e sulle malattie. E come sempre le stupende illustrazioni si integrano col testo in maniera mirabile.