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Il patrimonio architettonico dell'Abruzzo meridionale, coincidente con l'attuale provincia di Chieti, in cui la presenza di centri urbani dominanti, a parte il capoluogo, si fa meno incidente e la diffusione del costruito storico sul territorio si rivela capillare, è spesso liquidato nei programmi di restauro e conservazione con una generica sentenza di inadeguatezza, ma in realtà sostanza e testimonianza dell'armatura urbana che innerva l'intero territorio regionale e che conferisce senso al paesaggio e alla stessa storia delle comunità locali. Molti di questi centri sono oggi soggetti all'abbandono, al sottoutilizzo, alle alterazioni abusive finalizzate quasi esclusivamente al consumo di suolo o all'affermazione di uno status sociale appariscente quanto effimero. È una condizione condivisa con tutte le aree montane interne, e che trova origine nei profondi disequilibri che hanno segnato la crescita economica dell'intero Paese. Il risultato finale è che tale patrimonio costruito, viene considerato come un impedimento ad una malintesa idea di sviluppo. Lo studio di Clara Verazzo ha il merito di conferire dignità scientifica a questa realtà, ricostruendo con pazienza e acribia la sapienza costruttiva che è diffusa in questi esempi. Rispetto agli studi dedicati ad altre aree centro-meridionali, Clara Verazzo punta ad una visione di sintesi, affidando alle illustrazioni il compito di approfondire dettagli tecnici e costruttivi.