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Alle ore 6 di mattina del 4 maggio 1912 un contingente di cinquanta finanzieri, agli ordini del tenente Domenico Tomaselli, sbarcò insieme ai militari delle altre armi e corpi presso Calitea, nell'isola ottomana di Rodi. Era l'inizio della presenza italiana nelle Sporadi meridionali. Da semplice occupazione bellica, con gli anni, essa divenne un vero e proprio Possedimento, con norme fiscali e doganali sue proprie. In oltre trenta anni di governo italiano in Egeo, la Guardia di Finanza si contraddistinse sempre come segno tangibile d'ordine e di tutela del sistema socio-economico e dell'interesse collettivo. Nonostante il numero esiguo e i molti compiti sussidiari affidati al Corpo nello scacchiere - in pace e in guerra ufficiali, sottufficiali e guardie dimostrarono un esemplare spirito di servizio oltre che di sacrificio, soprattutto nei duri mesi seguenti l'armistizio del l'8 settembre, fino al definitivo rimpatrio, avvenuto il 23 ottobre 1945. Una storia militare finora mai raccontata, ma densa di episodi di caldo eroismo, oltre che di comune e silenzioso quotidiano senso del dovere.