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Alberto Sordi ha vissuto la sua arte con passione, generosità e rara sensibilità, lo dimostra anche il modo in cui ha custodito i documenti e i cimeli della sua storia riuscendo a costruire, giorno dopo giorno, un archivio come un autoritratto in una maniera così meticolosa, degna di un racconto di Borges. Nel realizzare il catalogo si è scelta la strada dell'autenticità, della ristampa fedele dei documenti, così come Sordi li custodiva, originali con la grafia di Alberto, che aveva una scrittura chiara ed affascinante, com'era lui del resto. Abbiamo preferito che fossero le parole scritte di suo pugno a giudicarci nei meandri del Sordi Segreto, una mostra da godersi come se fosse l'ultima sorpresa che ha voluto regalare al suo pubblico.