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La mostra è costruita intorno all'idea del viaggio lungo la rotta tra due terre, la Sicilia e la Calabria, unite da una tensione continua che nell'attraversamento ritrovano una ideale e rinnovata visione. La dimensione narrata è quella del "popolo" che frequenta assiduamente gli attraversamenti tra le due coste. Pendolari, viaggiatori delle reti commerciali, migratori estivi, nomadi delle festività, turisti occasionali costituiscono il "popolo dello Stretto", operatori tutti dello sguardo e della memoria visiva di un luogo mutevole ed affascinante. Raccontare lo Stretto di Messina attraverso gli sguardi, gesti, relazioni instaurate con il paesaggio, negando le immagini dirette sullo scenario che ogni viaggio offre, testimonia il bisogno di stabilire un rapporto diretto con il territorio, di confrontare ciò che si immagina con quanto si vive: una traversata degli immaginari.