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Tra i cultori della storia delle armi da fuoco era avvertita la mancanza di un'opera che unificasse le conoscenze aggiornate sugli archibugiari italiani. Le opere più recenti erano di Malatesta (1939), Gaibi (1978) e Herr (1978), mentre non sono sempre facilmente reperibili i numerosi studi pubblicati su argomenti specifici negli ultimi settant'anni. Per colmare tale esigenza universalmente sentita, Bruno Barbiroli ha pubblicato nel 2012 il Repertorio degli Archibugiari italiani dal XIV al XX secolo e, più recentemente, il relativo Supplemento. Il Repertorio e il Supplemento sarebbero stati monchi in assenza di marchi e di firme che frequentemente sono la sola indicazione sulla provenienza e la localizzazione di un'arma. Così la ricerca è stata estesa a marchi e firme includendo iniziali, monogrammi e diciture diverse. A beneficio del lettore neofita, questo volume riporta anche le conoscenze aggiornate sulle manifatture produttrici di armi militari nel XVIII e XIX secolo nonché, per completezza, le iscrizioni sulle canne e le dediche.