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Gli internati civili rappresentano l'invisibile sociale, la non appartenenza. Pochi sapevano di loro. Non appartenevano che a se stessi, alle loro famiglie, ai loro valori; estranei, ospiti, stranieri, in parte sovversivi, nessun fascista, lontani e anomali, testimoni di uno stato nemico o, semplicemente di nazionalità "nemica", non abbastanza italiani, fuori da appartenenze necessarie e, soprattutto, soli e ingombranti. Invisibili a tanti e per tanto.