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Filippo Barattani è certamente un drammaturgo e un poeta lirico controverso, ma senza altrettanto dubbio egli non può essere liquidato - come certa critica ha fatto finora - con una scrollata di spalle e una tacita "damnatio memoriae". Se infatti le creazioni drammatiche e poetiche dello scrittore marchigiano fossero state del tutto prive di valore, non si comprenderebbe allora l'iniziale assenso che a esse volle dare il giovane Carducci, che probabilmente si ritrovava nello spirito classicistico di quest'ultimo, come emerge con tutta chiarezza da molti riferimenti. Il presente studio vuole far emergere la vena lirica del Barattani attraverso l'analisi citazionale e funzionale del "Conte Ugo", uno dei suoi drammi localisticamente più significativi.