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Napoli, tarda primavera del 1770, i Mozart, padre e figlio, in viaggio a Napoli si recano in visita presso il principe napoletano, Raimondo di Sangro, il quale consegna loro la partitura di una musica. Si tratta di una musica forse magica e fino ad oggi introvabile, la musica per l'Oratorio Nel Tempo felice, composta dal compositore Giovan Battista Pergolesi, molti anni addietro, secondo le indicazioni del principe. Quella che Raimondo di Sangro, principe di Sansevero narra ai Mozart è anche una storia d'amore tormentata, tra Giovan Battista Pergolesi e una delle figlie del principe di Fuscaldo, il marchese Spinelli. Raimondo di Sangro ormai anziano, a tratti dolente, ma ancora lucido e con le sue speranze, ha ancora tanta forza per raccontarci questa storia dopo così tanto tempo, nonostante le sue digressioni e le sue piccole manie. Ispirato alla "Leggenda d'amore" del Pergolesi, della quale si occupò anche Benedetto Croce, questo è il racconto di una storia d'amore in una città che, alla fine della breve dominazione asburgica, si apprestava a diventare capitale di un regno.