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I periodi di crisi sono eventi drammatici e infelici, ma proprio in queste circostanze spesso si generano idee e concetti nuovi. "L'economia del bene comune" descrive un modello economico alternativo, concreto e applicabile. Il progetto vuole essere una forma di economia di mercato nella quale le motivazioni e gli obiettivi delle aziende private sono sovvertiti: dall'orientamento al puro profitto e alla competizione, alla ricerca del bene comune e della cooperazione. Con un quadro di riferimento meno disumanizzante e più sostenibile, che si impernia sui valori che contribuiscono a rendere appaganti le relazioni interpersonali: fiducia, responsabilità, supporto reciproco e collaborazione. Il libro descrive tutti questi concetti, ed è proprio l'ideatore e il massimo esponente del movimento che ne parla diffusamente dal punto di vista delle idee e anche della pratica. "L'economia del bene comune" di Felber si orienta a imprese e iniziative individuali proprio come l'economia di mercato. Le imprese che la praticano, però, non sono in concorrenza tra di loro, ma collaborano per perseguire l'obiettivo del maggior bene comune e rispettano un codice etico condiviso: un approccio fondamentale nuovo. Dopo la lettura di questo libro non si potrà più dire che nell'economia non ci sono alternative al capitalismo aggressivo e sfrenato e ai rigori metodici e inapplicabili del socialismo reale.