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Un'altra storia di fantasia, un altro doloroso paradosso: le vicende esistenziali e la vita sessuale insaziabile e folle della giovane Adele, psicologa e psicoterapeuta, sono al centro di questo romanzo ambiguo e crudele. Ripresasi dopo anni - grazie a un impegno costante nello studio nonché per merito della propria famiglia - da un scandalo che aveva stupito tutto il piccolo paese nel quale viveva e divenuta ormai psicoterapeuta, Adele - in un momento di crisi e di estrema fragilità - crolla di fronte al senso di colpa antico e mai affrontato completamente e - raggiunta una apparente quanto effimera tranquillità - compie una serie di errori di pensiero e di giudizio che, l'uno dopo l'altro, la fanno decidere di trasformare il proprio conflitto interiore in un fatto. Adele elabora così un proprio "sogno di rovina" e di perdizione scegliendo di concedersi senza riserve ai propri pazienti, intenzionata a punirsi e condannarsi per tutta la vita. Soltanto il progressivo e disastroso evolvere degli eventi condurrà Adele a una consapevolezza più profonda e alla liberazione dalle proprie ossessioni. Ma il prezzo da pagare sarà alto e la segnerà inevitabilmente.