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"Teresa Mattei incarna, con la sua irrinunciabile vocazione etica, molte delle aspirazioni utopiche espressione del rinnovamento e della più alta cultura politica dell'Italia del secondo dopoguerra, impegnata nel tentativo di ridurre la distanza tra le parole e i fatti, protesa costantemente al nuovo, senza mai piegarsi alla visione del disincanto e senza mai scadere nell'indifferenza anche quando, più agevolmente e vantaggiosamente, avrebbe potuto sottrarsi alle sue responsabilità. Ripercorrere la concreta esperienza storica dal suo punto di vista ci aiuta a comprendere meglio come le scelte e le vicende soggettive di ognuno di noi s'intreccino e si contaminino costantemente con quelle collettive del paese come si evidenzia, in modo precipuo, nel momento cruciale che segnò il passaggio dalla dittatura alla libertà." (Dalla prefazione di Patrizia Pacini).