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La città di Pescia non si era ancora rialzata dalle profonde ferite inflitte dalla maledizione di Montenier. E non si sarebbe rialzata mai più. A quasi due anni di distanza, la città portava ancora le cicatrici e gli squarci degli asteroidi che avevano distrutto il settanta per cento del territorio e avevano provocato, assieme alla discesa del male, oltre duemilaquattrocento morti. Lente e dolorose erano le riprese di ogni singola attività e in molti, se avessero previsto ciò che sarebbe successo da lì a pochi mesi, avrebbero senz'altro smesso di lottare. In pochi, per evitare l'ulteriore dilagarsi del panico nella popolazione, furono informati realmente sulla gravità della situazione che la maledizione di Montenier e la conseguente convergenza tra il regno dei vivi e quello dei morti aveva portato. Solo una ristretta equipe di scienziati era a conoscenza delle reali problematiche a cui la città di Pescia, la regione Toscana, l'Italia e l'intero pianeta Terra sarebbero andate incontro nel giro di pochi anni (l'incipit del libro).