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Anna, dopo anni di vita tranquilla a Genova, prende un treno per Barcellona, città in cui ha già vissuto da studentessa e che ha bisogno di rivedere e di "abbandonare". Carlo, a Vicenza, si ritrova solo dopo undici anni di rapporto con Elena. Anche lui parte per Barcellona solo per prendersi un po' di vacanza e poi andare in Sicilia, la sua terra di origine. Lì è rimasto suo padre, morto quando lui era piccolo, e lì lo aspetta un ricordo lontano e rugginoso con cui adesso ha deciso di fare i conti. Una Barcellona chiassosa ma di anima vuota li fa incontrare. Lui e lei in un piccolo bar, in una piccola piazza sconosciuta. Solo due ore in cui si sfiorano, forse si intuiscono. E poi ognuno torna alla sua strada: Anna prigioniera di una scelta profonda ed estrema, Carlo figlio della sua crisi e consapevole che il tempo non è giusto e che non è possibile viversi fino in fondo. In mezzo una serie di personaggi che si incrociano con i due protagonisti e che incarnano lo stesso tema di paralisi della memoria, libertà non vissuta e fuga mai risolta.
