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Nauaghía naufragium. Nomi ed epifanie dal dolore dei migranti è il tentativo di "mostrare" nei loro tratti tipici (tipici perché purtroppo si ripetono) alcune forme di sofferenza e vessazione patite dai migranti del nostro tempo. Il titolo, espresso negli idiomi delle due antiche culture greca e latina, coniuga allusivamente il naufragio dei migranti con quello dell'Europa di fronte al fenomeno epocale delle migrazioni. Poema a drammaturgia libera, vale a dire una poesia pensata per essere eseguita, nel rispetto della destinazione originaria di ogni componimento in versi: il canto - in senso stretto o lato - e la declamazione. Dunque: lettura ad alta voce in solitudine, per o insieme ad altri, con o senza musica, al buio o avvolti in un'immagine; autonomia di riassemblaggio in un ordine sempre diverso di tutto il materiale proposto o anche di singole sue parti in vista di un'esecuzione, privata o pubblica, sempre nuova.