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Il libro ripropone il tema storico-culturale della educazione. Le numerose conformazioni educative possibili (pedagogica, giuridica, religiosa, civica, tecnologico-virtuale, nazionale...) hanno comunque la loro origine negli eventi umani della generatività e delle relazioni psico-fisiche reciproche uomo-donna e madre-figlio; si tratta di eventi umani che hanno le qualificazioni sostanziali della primarietà, della processualità, della positività e/o negatività. Infatti questi eventi umani assumono, nel loro svolgersi quotidiano - cioè nelle varie forme di generatività e nella diversità profonda di coppie genitoriali, di nuclei familiari con figlio unico o con più figli - diverse gradazioni da un massimo di positività ad un massimo di negatività. La cornice ambientale, sociale e culturale è la contemporanea incubatrice di forme differenti di generatività e di relazioni umane reciproche positive e/o negative. L'esito naturale di questi eventi di vita e di questi complessi contesti socioculturali, perlopiù molto dinamici e scarsamente consapevoli, è l'educazione e/o la dis-educazione di cui si parla nel testo. Nella Introduzione, la Prof.ssa S. Guerra Lisi scrive: "Tutto l'excursus storico universale che questo libro contiene evidenzia il Bambino senziente, con una sapienza implicita in un Corpo (attualmente dimenticato) non ancora alienato da pregiudizi e sovrastrutture che oggi lo annichiliscono virtualmente. Questa funzione del Bambino educante era già riconosciuta dagli Etruschi come "Tages" il Bambino dalla barba bianca; così come in Cina, l'attributo infantile "TSE" si aggiunge ai nomi dei sapienti adulti. Nell'Alchimia, "il Bambino sapiente" era simbolo dei valori inscritti nella Materia-Corpo da distillare in Spirito...".