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Laura Seghettini è una delle partigiane combattenti più note in Italia. Nata a Pontremoli (MS) il 22 gennaio 1922, rimane giovanissima orfana di madre e cresce con i nonni e le zie in una famiglia in cui si respirano idee antifasciste. Divenuta una brillante maestra, si dimostra più volte in pubblico insofferente alle sopraffazioni del regime di Mussolini e per sfuggire all'ennesimo arresto sale in montagna e si unisce ai "ribelli" del Battaglione "Picelli", dove impara l'arte della guerriglia. Dopo l'uccisione del comandante Dante Castellucci "Facio", nell'estate del 1944, si sposta nel parmense e assume il ruolo di vicecommissario politico della 12a Brigata Garibaldi. Nel dopoguerra Laura ha subìto come molte donne il "ritorno all'ordine" e tuttavia non è mai venuta meno alla sua fede politica e non ha mai rinunciato a chiarire le circostanze del processo farsa che condannò a morte "Facio": un caso di scontro interno alla Resistenza su cui molto si è scritto. Per rendere omaggio a questa donna di affascinante intelligenza e coraggio, a un anno dalla scomparsa ripubblichiamo, in nuova veste editoriale, le sue memorie partigiane, in cui si può ripercorrere, attraverso uno stile mai retorico, un percorso esistenziale e politico di straordinaria ricchezza morale.