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Agnes e Baltasar, due giornalisti occidentali, sono rinchiusi in un hotel di Belgrado nei giorni di marzo del 2006 in cui si svolgono i funerali dell'ex-presidente serbo Slobodan Milosevic. Attraverso i loro dialoghi, le interviste condotte da Baltasar e le molte voci anonime che ascoltiamo, Angelica Liddell mette in scena una dolorosa meditazione sugli orrori delle guerre jugoslave degli anni Novanta. L'autrice non è interessata a una precisa ricostruzione degli avvenimenti storici, ma a trasmetterci la percezione delle sofferenze individuali e collettive e a mostrare gli strascichi dei traumi causati dalla violenza e dall'insensatezza delle azioni umane anche a molti anni di distanza. In ultima istanza ciò che ci mette sotto gli occhi è il fallimento dell'essere umano e il fallimento della ragione.