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La resistenza dei partigiani ai monti e nelle città; il coraggio delle donne che rivestono di abiti civili i soldati sbandati dopo l'8 settembre per aiutarli a raggiungere casa o che si oppongono agli ordini brutali di sfollamento di intere città; gli internati militari italiani che, vivendo in condizioni di prigionia molto dure, in gran numero resistono alle sirene dell'arruolamento nelle file tedesche o fasciste pur di non continuare a combattere una guerra che non è più la loro; la deportazione degli antifascisti e della popolazione civile nei campi di concentramento in Germania, da dove molti di loro non fecero ritorno; la persecuzione degli ebrei da parte di fascisti e tedeschi, e il loro sterminio; le stragi di intere comunità da parte dell'esercito tedesco coadiuvato dai fascisti repubblicani: tutto questo ricordano e narrano i tanti musei sparsi sul territorio nazionale, ora riuniti in una rete, "Paesaggi della memoria". Di questo parla il libro, con due saggi introduttivi, le schede di venticinque musei e in allegato un film-documentario sul progetto di rete. Prefazione di Paolo Gentiloni e premessa di Massimo Dadà.