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Un libro scritto per ricordare a chi c'era l'evento più drammatico subito da Pisa dopo la fine della guerra. E anche per far sapere ai più giovani che cosa è davvero successo il 4 novembre 1966 e nei giorni successivi. Dal mancato allarme, alle opere di difesa lasciate colpevolmente incompiute. Dalla difficile ripresa dell'economia nelle zone della provincia più danneggiate - Pontedera, Santa Croce, Castelfranco - fino alla cicatrice mai rimarginata dei Lungarni pisani privati del ponte Solferino, il più bello della città. Un libro arricchito da una documentazione fotografica in gran parte inedita, oggi riproposto in una terza edizione aggiornata fino alle piene dell'Arno del 2014 e con nuove interessanti foto. In appendice, un testo dell'ingegner Isabella Bonamini, dirigente tecnico dell'Autorità di Bacino del fiume Arno, sulle opere compiute e da compiere, e un intervento di Paolo Ghezzi, vicesindaco di Pisa con delega alla Protezione Civile.