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Sotto il profilo altero, e ironico, di Alfieri uomo di scena - perché alla prova teatro è anzitutto dedicato questo libro - s'incontrano e si intrecciano percorsi diversi, competenze varie, nell'ambito delle arti visive e dello spettacolo (perfino del rivale melodramma). Autore-attore di se stesso e direttore di attori nella propria epoca, l'Astigiano si rivolge a quelle future, sperimentando una drammaturgia paradossalmente piena di vuoti performativi, cui si rivolgono differenti interpreti da Morrocchesi a Modena, a Salvini e alla Ristori, ognuno a suo modo, fino a registi del nostro tempo come Luca Ronconi. Ne esce un ritratto composito, attraverso il quale si può spaziare dall'Europa alla Toscana, anche dal punto di vista iconografico e pittorico, dal Sette al Novecento, con un interrogativo finale sulla contemporaneità. Con scritti di: Roberto Alonge, Anna Barsotti, Arianna Frattali, Renzo Guardenti, Andrea Mancini, Marzia Pieri, Bernardina Sani, Chiara Savettieri.