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Varcare la soglia del Cimitero Monumentale di "Pinti" è come entrare in una città silenziosa e dormiente, poiché i defunti, come dicono gli epitaffi, dormono e riposano. Passeggiare in questo luogo permette di comprendere, in modo diverso, la storia, l'arte, la cultura delle persone che vi hanno trovato sepoltura, aspetti della loro esistenza che riescono a trasmettere, come fossero ancora in vita. Archivio di pietra, museo a cielo aperto, il cimitero di "Pinti" raccoglie i ricordi e le memorie di chi non è più, ma che viene reso presente, grazie al linguaggio espresso da questo luogo intriso di humus culturale e di storia fiorentina. L'autore ha percorso un insolito viaggio tra coloro, che pur assenti, instaurano un rapporto con i viventi e si raccontano. Il lettore diventa così visitatore e, come tale, potrà osservare, immaginare e dialogare con le persone, protagoniste delle storie raccontate da loro stesse in questo libro.