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Tra il 1739 e il 1751 Giovan Battista Passeri pubblicò tre volumi dal titolo Lucernae fictiles: presentava così la sua collezione di lucerne (antiche, pastiches, surmoulages, falsi), la più consistente realizzata fino ad allora con questa classe di materiali. Le giornate di studio organizzate a Urbino hanno preso le mosse dalla collezione, appositamente esibita in una mostra archeologico-documentaria nella Biblioteca Oliveriana di Pesaro, per un confronto interdisciplinare sul tema dell'illuminazione nel mondo antico che si è aperto anche a un ideale dialogo con le performances dell'illuminotecnica contemporanea.