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In oltre trent'anni di vita la Socìetas Raffaello Sanzio ha esplorato, sorpassato e trasgredito tutto ciò che è immaginabile nel teatro. "Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco", che il gruppo produce nel 1992, debutta in un clima di sospetto: pochissimi capiscono già allora la portata incendiaria di questo spettacolo, la sua capacità di incidere l'immaginario tradizionale della scena e l'istituto del testo. La consacrazione definitiva della SRS arriverà cinque anni più tardi, quando il sipario si apre su un'altra tragedia shakespeariana, Giulio Cesare. Attraversando le due opere, questo libro affronta i nodi cruciali del lavoro della SRS: il rapporto col testo, la nozione di figura, il ritorno del corpo, la presenza dell'animale, la forma dell'azione. L'origine e il futuro del teatro si intrecciano in questi lavori, considerati ormai tra le opere decisive della scena nostra contemporanea.