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Questo volume nasce da un progetto-sogno: a 100 anni dalla nascita e a 10 dalla morte di Giovanni M. Bertin, disseminare le categorie e le parole problematiciste all'interno di diverse prospettive pedagogiche, accanto a categorie e parole "altre" con cui farle interagire, di fronte ai grandi temi e problemi che il nostro orizzonte socioculturale propone. L'invito a partecipare al nostro progetto-sogno è stato accolto da 50 colleghi e colleghe pedagogisti di nove università italiane e il risultato è questo testo insolito al cui interno il filo rosso problematicista scorre nascondendosi e riapparendo nelle trame costituite da altri fili, da altri colori, nel segno della connessione e dell'intreccio, della contaminazione e del reciproco sconfinamento... Un testo corposo e complesso, che non si presta alla "rapida occhiata", che chiede il tempo disteso/raccolto del pensare e riflettere, che Giovanni M. Bertin, apprezzandolo, avrebbe definito "inattuale"! Il futuro ricordato è il titolo che abbiamo scelto per il volume (e per il convegno che l'ha preceduto): ci piaceva la suggestione che esso trasmette, ancor prima di comprenderne a fondo il significato. Richiama una linea di continuità processuale e dinamica che si rivolge al futuro, aprendosi al cambiamento implicito nel possibile e nell'utopico, ma si alimenta di memoria, di radici solide su cui poggiare, e di un insegnamento, quello bertiniano, equivalente a un "testimone" che ci è stato passato.