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Per la mente dell'Uomo moderno, lo spazio e il tempo sono essenzialmente delle limitazioni. La società moderna ha raggiunto un volume e una velocità d'uso nel consumo di risorse e materie prime, da minacciare gli stessi ecosistemi da cui dipende. Anche la concezione moderna del viaggio si è strutturata in un semplice "spaziamento", che consente di visitare luoghi estranei senza doverli far propri. Oggi, chi vive in un territorio, ha perduto la conoscenza dei luoghi, privandosi di una cultura dell'abitare (Mente locale) dalla quale dipende la capacità di percezione cognitiva del Paesaggio e di riconoscimento del genius loci di ogni territorio. Camminare il paesaggio è un progetto per la riappropriazione di questa capacità conoscitiva e interpretativa dei luoghi e dei paesaggi culturali che ci sono stati trasmessi dalle civiltà del Passato. Il viaggio lento lungo un itinerario storico quale è la Via di pellegrinaggio cristiano che collega Roma a Loreto e Loreto all'Europa, famosa per oltre cinque secoli e oggi pressoché sconosciuta ai più, diventa uno strumento per dialogare con le Comunità locali e per restituire ad esse la consapevolezza del patrimonio diffuso nei loro territori. Viaggiare a piedi lungo tali itinerari, mettendo in pratica nuovi approcci di percezione del paesaggio e di dialogo con le Comunità locali, può ricostruire una pedagogia ermeneutica del paesaggio, risuscitando quel bisogno ancestrale dell'Uomo di sfidare ciò che è "ignoto ai più".