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La rivista che con questo fascicolo comincia a esistere si propone come strumento di ricerca e luogo di discussione sui temi concernenti le dottrine (esplicite e implicite) sul segno e sul linguaggio, in chiave contemporaneamente storica e teorica. In questa prospettiva sia il primo che il secondo numero saranno dedicati ad una serie particolare di teorie semiotiche e linguistiche che, a partire dall'antichità classica, attraverso vari processi di continuità, rottura, trasformazione, hanno contribuito a configurare una parte importante del nostro panorama intellettuale contemporaneo. Questo primo numero concerne ricerche su teorie semiotiche e linguistiche che hanno la loro origine nell'antichità classica: le definizioni delle nozioni rispettive di "segno " e di "simbolo"; i dibattiti sulla loro natura e sui modi di costruzione dell'inferenza semiotica; la conoscenza debole attraverso il verisimile, utile nelle situazioni di incertezza; i problemi antichi dell'interpretazione, della traduzione e della comunicazione; la conoscenza della dimensione interiore attraverso i segni fisiognomici; la teoria della definizione e la possibilità di un'analisi componenziale del senso tra Platone ed Aristotele; le teorie fonico-grafiche del linguaggio e quelle organizzate a partire dalla dimensione significante.