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Nell'attuale situazione, nella quale la Grecia viene considerata all'estrema periferia dell'Unione Europea, giunge opportuna una riflessione sul succedersi di entusiasmi e insofferenze con cui si guardò alla Grecia nel suo farsi nazione, in particolare da parte dell'Italia che pure avviò un analogo cambiamento. Il libro abbraccia cento anni, dal 1821 alla prima guerra mondiale. Tanto più la riflessione è proficua, perché basata sulla lettura delle riviste, documenti che recepiscono il mutare delle opinioni e degli atteggiamenti morali. Nel libro il repertorio di opinioni e atteggiamenti verso la Grecia, in un continuo mutare di voci, copre ogni aspetto, dai resoconti di viaggio agli studi e alle opinioni sul classicismo, dalla critica teatrale all'archeologia e all'arte. Nell'insieme viene proposta in linee essenziali ed esaurienti una storia culturale forte, eppure spesso trascurata.