Tab Article
A coronamento del convegno che si è tenuto all'università della Calabria a vent'anni dalla scomparsa di Gianfranco Contini (1912-1990), questo libro intende ricordare il talento, la passione e l'operosità del grande studioso, che nel suo celebrato magistero riuscì a conciliare felicemente competenze eminenti di filologo e critico letterario, ottenendo risultati memorabili sia come editore e commentatore dei poeti del Duecento, di Dante e di Petrarca, sia come interprete acutissimo e precoce dei maggiori scrittori del Novecento, da Ungaretti a Montale, a Gadda, senza trascurare i saggisti, da Croce a Longhi, a Debenedetti. Interrogarsi oggi su Contini, che con la sua indiscussa autorità contribuì in maniera decisiva all'avvento della grande stagione della critica e ha assistito solo all'inizio del suo declino, significa anche tornare a porre sul tappeto la questione del ruolo degli studi letterari nel nostro sistema formativo e nella cultura contemporanea.