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"Ciascuna generazione deve riscrivere e rileggere la storia a proprio modo, senza alcun timore, anzi con tutto il piacere e la forza della smitizzazione", scrive Aurel Plasari a conclusione del suo studio sulle "Origini della questione albanese" (1992). È questo il senso di un lavoro d'indagine e di lettura critica dell'architettura italiana del ventennio fascista in Albania. Progetti, fotografie, documenti, compongono un puzzle che riconduce al territorio contemporaneo: l'Albania del Novecento, nel controluce della vicenda politica complessa di un paese che, come pochi altri, è stato nella storia luogo di passaggio, di contese, di scontri. Si è cercato d'inquadrare la vicenda novecentesca in una storia che parte da lontano e si stringe nel corso dei secoli intorno all'avvicendarsi di conflitti e ingerenze di modelli che ne hanno modificato la struttura con effetti di lunga durata.