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Ci sono tutti o quasi tutti: Giovanni Allevi, Andrea Bocelli, Mina Mazzini, Francesco De Gregori, Gianna Nannini, Moni Ovadia. E ancora: Manzoni, Foscolo, Leopardi, Lorca, Neruda. Non potevano certo mancare i politici: Bondi, Fini, Veltroni, D'Alema, Rosi Bindi, Paola Binetti... E i giornalisti, da Montanelli a Scalfari, da Igor Man a Travaglio, fino a grandi figure della nostra storia recente come Aldo Moro, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino. Oltre 100 anagrammi di nomi noti, per cercare nei nomi - e nelle vite In nomen omen! un lato nascosto, un aspetto rimasto in ombra che l'anagramma, inteso come "una danza di parole", può inaspettatamente rivelare. E in questo gioco, sottolinea Sergio Givone nella sua presentazione, bisogna "farsi guidare dalla convinzione, diciamo pure dalla certezza, che tale senso compiuto sia destinato a saltar fuori, dal momento che c'è, sicuramente c'è. Il linguaggio lo nasconde. Ma al tempo stesso lo custodisce. E infine lo svela".