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Il volume presenta l'edizione critica della cosiddetta "Spagna in prosa", anonimo romanzo che narra le vicende di Carlo Magno e dei paladini nella Spagna di Marsilio e le avventure di Orlando in Oriente, conservato da un manoscritto tardo-quattrocentesco di veste linguistica spiccatamente fiorentina (Firenze, Biblioteca Laurenziana, Mediceo Palatino 1013). Quest'opera, sia pure nota da tempo, è stata a lungo trascurata dalla critica, e certo devono aver pesato negativamente i severi giudizi formulati dai primi studiosi del romanzo, come Pio Rajna e Michele Catalano. Di tutto ciò si dà conto nell'Introduzione, dove si ripercorrono anche le vicende critiche della "Spagna in prosa" e si illustrano le strategie adottate dall'anonimo romanziere nella riscrittura di alcuni dei più celebri episodi della tradizione carolingia italiana. L'edizione, fondata sul manoscritto fiorentino, è preceduta da una nuova descrizione del testimone e da una Nota linguistica in cui vengono segnalati i tratti grafo-fonetici e morfologici più rilevanti. Il volume è corredato da un Glossario selettivo in cui si registrano lemmi e locuzioni che si discostano dall'uso moderno e da un Indice dei nomi di luogo e dei personaggi presenti nel romanzo.