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Le Transizioni evidenziano i segnali di disgregazione della lunga età vittoriana ma anche i prodromi di un trionfante cambiamento che avrà esiti epocali: Tardo-vittoriani, Edoardiani o Modernisti nascono a distanza di pochi anni gli uni dagli altri e si affacciano al nuovo secolo avvertendo tutti che, in un modo o nell'altro, debbono fare i conti con la forte personalità dei loro predecessori, sia che ad essi li spinga la nostalgia e il bisogno di sicurezza, sia che ne respingano le certezze o le ipocrisie; tutti comunque volti alla ricerca di una identità che la Storia, la Scienza e la Tecnologia rendevano impellente e problematica. Questa raccolta di saggi offre uno spaccato della produzione letteraria inglese, apparsa tra l'ultimo decennio del XIX secolo e i primi del XX, dilatandosi ad accogliere l'opera poetica di una vittoriana ribelle, Christina Rossetti, e quella di una nostra contemporanea, Marina Warner. I saggi indagano su opere difformi per genere testi narrativi, diari di viaggio, opere poetiche - e, coniugando analisi testuale e impianto teorico, forniscono preziosi suggerimenti di ordine tematico, stilistico, culturale e intertestuale. Le tematiche connesse al colonialismo, alla spazialità e al viaggio, alla traduzione culturale, alla scrittura femminile, alla adesione-infrazione dei codici sono espressione di una ampia varietà e pluralità di approcci metodologici che rendono conto delle diverse anime e direzioni dell'anglistica contemporanea.