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«Grande romanzo, Il treno: per la capacità del suo autore di concentrare in meno di centocinquanta pagine l'affresco storico e la vicenda privata; per la straordinaria efficacia dei dialoghi... per la sapienza con la quale (bastano talvolta pochi tocchi: un corpo nudo sotto il vestito, un paio di mutandine stese al sole) l'immaginazione sa nutrire l'erotismo.» (Giorgio Montefoschi)