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Qualche anno fa Bhajju Shyam, innocente e timidissimo artista indiano, è stato invitato a Londra per decorare gli interni di un noto ristorante indiano. Il giovane ha, così, lasciato per la prima volta il suo villaggio decidendo che lungo la strada avrebbe disegnato tutto quello che lo colpiva. Ne è uscito questo libro, un po' quaderno di schizzi, un po' diario di viaggio, che trasporta il lettore in un mondo fatato in cui gli aerei diventano elefanti, i pub londinesi alberi notturni popolati di pipistrelli.