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A coloro ai quali l'ultima pagina di "Napoli '44" aveva lasciato qualche curiosità sulle ulteriori avventure del sergente Lewis non resta che aprire questo volume autobiografico. Dove si scopre che i prigionieri russi erano, in realtà, un reggimento di tagichi, straordinari combattenti perché non facevano distinzione fra la vita e la morte. Lewis è testimone di eventi insieme atroci e bizzarri, entrando e uscendo di soppiatto dagli ambienti e dalle situazioni più disparate: la Cuba di Batista, il Guatemala rivoluzionario, l'Indocina francese, la Londra letteraria.