Tab Article
"Il suono di Pan" indica, nel titolo, il senso del "tutto", laddove questo testo raccoglie scritti redatti nel corso di oltre trentacinque anni di attività musicologica e culturologica. Gli scritti, della più diversa forma e impianto, sono divisi in sezioni argomentali che intendono dare un ordine classificatorio a quello che a tutti gli effetti di presenta come uno zibaldone metatemporale. Ma Pan, come ci insegna la mitologia - e anche la straordinaria intelligenza del compianto James Hillman - è una divinità particolare, un po' animalesca, un po' fanciullesca, un po' fallace. Portatore di disordine e naturalità è simbolo stesso delle efferatezza vitale e della irriducibilità di una incontenibile indipendenza, spesso soggetta a sconfitte. Pan è l'unica divinità del complesso Pantheon che muore. Una metafora utile per capire che questa raccolta, pur nell'organizzazione in sezioni è oggettivamente pervasa di una rabdomantica asistematicità che nutre da sempre intenzioni maieutiche, se non addirittura erastiche, del rovesciamento nella didattica accademica.