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Matteo riconoscerebbe quella risata tra mille. Significa una cosa sola: Vanessa è tornata. Per restare? Questo pensiero è odio e speranza insieme, perché lei è sempre stata il punto di incontro di ogni contraddizione. Fragile e forte, triste dietro i sorrisi, irrisolta e trascinante. L'aveva conosciuta per sbaglio, aiutata per tenerezza e amata tantissimo perché era inevitabile restarne incantati. Ma tantissimo a lei non era bastato: se n'era andata un giorno di settembre, portandosi via l'ultimo sole dell'estate, la luce degli infiniti pomeriggi in spiaggia, le serate sul tetto a raccontarsi un sogno per ogni stella che spuntava in cielo. Si era lasciata dietro, quasi per distrazione, un cuore a pezzi. È passato un anno e mezzo da allora e quel cuore è guarito: Matteo si è fidanzato con Irene, una ragazza solida e dolce con cui presto andrà a convivere, ha un lavoro sicuro e non perde più tempo a scarabocchiare sui quaderni, illudendosi di diventare uno scrittore. Ha finalmente progetti concreti, che neppure il ritorno di Vanessa farà vacillare. La lezione l'ha imparata la prima volta: loro non sono destinati a stare insieme, perché due sognatori possono solo ferirsi a vicenda. E allora perché non riescono neppure a stare lontani? Nel suo primo romanzo, Alessandro Trolese ci insegna che a volte amare significa scoprire nell'altro il lato più vulnerabile e puro di noi stessi.