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Il "Fedro" appartiene, secondo gli ultimi studi, ai dialoghi della tarda maturità. Due sono i temi affrontati: quale sia il modo adeguato di scrivere e quale sia la natura dell'Eros e della Bellezza, l'unica idea intelleggibile che può essere colta nel sensibile. Il solo personaggio diretto del dialogo, oltre a Socrate, è Fedro. Lisia, considerato una sorta di principe dell'oratoria antica, è un personaggio che non agisce direttamente come "dramatis persona", ma opera con il suo scritto che Fedro legge, e su cui si impernia la discussione del dialogo. Questa edizione è stata curata da Giovanni Reale, uno dei maggiori esperti di Platone a livello italiano e internazionale. La sua traduzione si distingue, oltre che per la terminologia moderna adottata, anche per la novità delle intitolazioni ben articolate dei vari paragrafi che scandiscono le parti del dialogo. L"'introduzione" in realtà è una guida sintetica ma precisa al dialogo. Le "note al testo", brevi ed essenziali, rispondono all'esigenza di chiarire i passi più controversi e difficili partendo sempre dal testo greco. Le "parole-chiave" rappresentano un valido aiuto per entrare, in profondità ma con immediatezza, nel nucleo filosofico del dialogo. La "bibliografia" raccoglie gli studi più importanti sul "Fedro" degli ultimi cinquant'anni. Il testo greco a fronte riproduce esattamente l'edizione critica oggi di riferimento (J. Burnet, "Platonis Opera", "Scriptorum Classicorum Bibliotheca Oxoniensis"), conservandone la struttura di riga e la numerazione.