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Alberto Cantagalli, vinte le ultime incertezze, si arrende al suo disegno eversivo, sparerà all'avventuriero che ha preso il potere, Leo Bonsi. Il maestro in pensione si trasferisce quindi a Roma, dal suo paese in Romagna, dopo aver fatto un sogno su Lazzaro destinato a lasciare un'ombra inquietante. L'ansia febbrile di Cantagalli si alterna così a quella del vecchio dittatore, chiuso nel suo palazzo sull'Esquilino, colto da sinistri presagi nella dipendenza sempre più stretta dalle guardie del corpo. Come, fra crescenti deliri di onnipotenza, la follia erotica finirà per travolgere Leo Bonsi, quella eroica porterà Cantagalli a sentirsi in balia del Signore delle mosche, Satana, e dei suoi spregiudicati interventi. Ma a cercare di salvarlo, nelle verdi oasi romane dell'Orto Botanico e di Villa Borghese, si calano prima Nadia, una seducente vicina di casa, poi, tornata al mondo, Teresa da Avila, la indomita santa spagnola. Mentre s'insinua il sospetto che il Lazzaro del sogno fosse fratello della Maddalena, sale la suspense portando l'attentatore in vista della vittima in modo del tutto imprevedibile, grazie a due straordinarie metamorfosi.