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In questo secondo volume del "Teatro spagnolo dei Secoli d'Oro", sono comprese dieci commedie (con testo a fronte, introduzioni e note) di alcuni dei più geniali autori di teatro del Seicento, una straordinaria stagione di attività culturali e sceniche: cinque di Pedro Calderón de la Barca ("La dama folletto"; "La vita è un sogno"; "Il principe costante"; "Il pittore del proprio disonore"; "Il giudice di Zalamea"), una di Luis Vélez de Guevara ("La montanara della Vera"), una di Juan Ruiz de Alarcón ("La verità sospetta"), una di Antonio Mira de Amescua ("Il più grande esempio della sventura"), una di Francisco de Rojas Zorrilla ("Non si sa chi sia il più furbo!") e infine una di Agustín Moreto ("Il disdegno col disdegno"). Il protagonista assoluto del teatro di questo periodo è Calderón de la Barca: il suo eccezionale talento per gli intrecci, la compiuta perfezione delle scene, il virtuosismo del linguaggio colto e la dimensione simbolica dei personaggi, ne fanno uno dei più grandi commediografi di tutti i tempi. Ora - assieme al primo volume (in cui sono state pubblicate dieci commedie, cinque di Lope de Vega, quattro di Tirso de Molina e una di Miguel de Cervantes) - il lettore italiano avrà a disposizione una importante raccolta del Teatro spagnolo dei Secoli d'oro.