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Il "Dizionario filosofico", di cui si offre al lettore italiano la prima traduzione integrale, raccoglie tutte le voci che compongono le "opere alfabetiche" di Voltaire: il "Dictionnaire philosophique portatif", le "Questions sur l'Encyclopédie", nonché le voci con cui contribuì all'impresa enciclopedica di Diderot e d'Alembert, alcuni lemmi destinati al "Dictionnaire de l'Académie française", e numerosi altri brevi testi, pubblicati sparsamente nel corso della sua vita (o rimasti inediti alla sua morte). Nelle centinaia di voci di varia lunghezza e consistenza che lo costituiscono si trova (o, piuttosto, si ritrova) la maggior parte delle idee che Voltaire ha meditato, soppesato, discusso, contestato, rimuginato per più di cinquant'anni, disseminandole in un'infinità di scritti di ogni genere: dalla teologia all'economia politica, dalla filosofia del diritto alla critica biblica, dall'astronomia alla metafisica, dalla geografia alla morale, Voltaire passa in rassegna tutti gli argomenti, teorie e dottrine che alimentarono il dibattito intellettuale del suo secolo, e su cui ritenne di non potersi esimere dall'esprimere la propria opinione. Egli stesso, nel 1760, presentava il "Dictionnaire philosophique portatif" come un "resoconto che rendo a me stesso, seguendo l'ordine alfabetico, di tutto ciò che devo pensare su questo mondo e sull'altro, il tutto a uso mio e, forse, dopo che sarò morto, delle persone perbene".