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"'Pensatori greci' di Theodor Gomperz è, accanto a 'La filosofia dei greci' di Eduard Zeller, quanto di meglio l'Ottocento ha prodotto sul pensiero dell'antichità classica. Si tratta di opere che rimangono come punti di riferimento, pur in senso opposto: la prima nell'ottica del positivismo, la seconda in quella dell'idealismo. Ma più che mai in esse si verifica ciò che è stato giustamente detto, ossia che lo storico privo di idee generali - ossia il puro filologo (lo storico in senso puramente positivistico) che si cura delle 'parole' e delle 'cose' più che delle 'idee' da esse espresse - 'non risuscita i suoi morti'. Gomperz e Zeller, inoltre, compongono le loro opere mediante una magistrale arte della scrittura, non solo nell'ottica di solide idee generali, ma anche e soprattutto con conoscenza e amore della materia trattata veramente eccezionali. Rendono quanto mai vivo l'antico pensiero degli Elleni anche per l'uomo di oggi, e mostrano, da punti di vista diversi, come quel pensiero costituisca veramente 'un possesso per il sempre'." (Giovanni Reale)