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Pubblicato nel 1941 a cura di Elio Vittorini, "Americana" è una scelta antologica di quella narrativa allora quasi del tutto sconosciuta in Italia. Erano gli anni in cui la letteratura statunitense veniva scoperta e proponeva agli scrittori più giovani un nuovo modello. "Americana" ne fu la più audace e documentata testimonianza. Nacque un mito, una leggenda, un classico che raccoglieva i brani dei più famosi e significativi autori americani, da Poe a Hawthorne, London, Steinbeck e altri ancora, tutti tradotti da alcuni fra i maggiori scrittori italiani. La lingua è semplice e sciolta, duttile nel misurarsi con lo slang americano, con la prosa scarna di Hemingway, con le parole cariche di significati simbolici di Melville. Fu grazie all'introduzione di Emilio Cecchi (pubblicata qui in appendice) che il libro potè essere ristampato dopo il primo sequestro ad opera della censura fascista. Le introduzioni di Vittorini alle sezioni, proibite a suo tempo dal regime, costituiscono un affascinante interpretazione dello sviluppo letterario americano. Questa edizione ripropone le immagini e le didascalie originali, scelte dallo stesso Vittorini per illustrare la prima, storica edizione del volume. Introduzione di Carlo Gorlier e Giuseppe Zaccaria.