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La comune definizione di errore è ritenere vero ciò che è falso o falso ciò che è vero, ma i filosofi ci hanno insegnato che uno "sbaglio" non è soltanto un "abbaglio", ma qualcosa che investe in modo più radicale la nostra esistenza: per camminare dritto sulle proprie gambe, infatti, ognuno di noi ha dovuto prima inciampare molte volte. Così l'errore si mostra come una delle figure del pensiero che investe più àmbiti del sapere umano, capace di incrociare concetti fondamentali come "opinione", "colpa", "dolore" e "felicità". Da Platone ad Agostino, da Cartesio a Heidegger, i più grandi filosofi hanno sfidato l'idea di errore per squarciare il velo di Maya che nasconde la verità. A nessuno di loro il vero si è del tutto svelato, nondimeno le prospettive che ci hanno offerto sono mozzafiato. Massimo Donà segue le orme dei maestri del pensiero per mostrarci come l'errore non è il negativo della ragione, ma un impulso decisivo per l'evoluzione dell'intelletto e della vita.