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C'è stato un tempo, negli anni settanta del Ventesimo secolo, in cui un uomo, Carlo Silvestro, veniva apprezzato per i suoi articoli sui giornali musicali. Ma quando nel 1978 andò a Pune, la terra di Osho, qualcosa cambiò. Oggi, quell'uomo, che ha assunto il nome di Svatantra Sarjano, vive a Goa. In questo libro ha deciso di mostrare a chiunque voglia leggerlo il suo "approccio alla vita". Se la parola ha perso per noi occidentali il suo significato originario, la sua anima, la sua collocazione nella rosa dei simboli, Sarjano vuole recuperare questa realtà profonda, che è prima delle parole scritte, perché rimanda alla parte essenziale di noi: invisibile, in apparenza, ma attingibile attraverso una speciale attenzione, la stessa che ci fa capire che "la Sorgente di tutto ciò che esiste e l'anima sono la stessa cosa, e tutto ciò che esiste forma un'unità con questa Sorgente e con quest'anima". Il segreto si chiama "semplicità". Ma per arrivare a questo strato primitivo di roccia bisogna sottrarre ciò che ostacola il cammino, i condizionamenti palesi e sotterranei, il dualismo mente-corpo, femminile-maschile, cultura-ignoranza: in una parola, tutti i falsi concetti che l'uomo contemporaneo si è costruito per rendere assoluta la sua separazione dal fondamento di ogni cosa. Seguire il cammino indicato con umiltà da Sarjano significa allora leggere insieme a lui il grande romanzo del vero Essere, che è qui con noi, vicino a noi, e pronto a svelarsi a uno sguardo innocente. Prefazione di Franco Battiato.