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"Poiché non avevo mai fatto un sogno, una notte mi sono svegliata e sono andata a cercarne uno..." Alle soglie del nuovo millennio, dagli abissi scivolosi della memoria una giovane di diciassette anni sussurra la sua storia all'orecchio di un uomo morto. Duemillesima vittima di un suicidio di massa degli ultimi istanti del Ventesimo secolo, lei, Kristin, è riuscita a sfuggire al suo destino e nel risveglio del mondo futuro incontra l'Occupante, un uomo devastato dal rimpianto, che in una stanza chiusa si immola all'opera della sua vita: il Calendario dell'Apocalisse, una mostruosa concezione che misura il tempo moderno secondo lo schema del caos e per il quale il nuovo millennio è incominciato il 7 maggio 1968. E mentre intorno a loro la gente seppellisce i ricordi in appositi cimiteri, comincia un fantastico dipanarsi di racconti in prima persona, senza soluzione di continuità. Pian piano attorno alle bocche si delineano i volti smarriti dei personaggi, le cui vicende attraversano il tempo e lo spazio chiudendo in cerchio mondi diversi come la Parigi contestataria degli anni Settanta, gli odierni sobborghi di Los Angeles e un'avveniristica Tokyo; personaggi accomunati da legami di sangue e d'affetto e i cui atti si condizionano a vicenda, ma incapaci di riconoscersi e ritrovarsi e che insieme, ma su strade parallele, verranno proiettati verso un epilogo amaro e ambiguo.