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È la fine del XIX secolo, nella Bassa del Po. Un ragazzo imbraccia un fucile. Parte un colpo. Una cameriera resta uccisa. Ha vent'anni. Angiolo, il ragazzo che ha sparato, fugge a casa del nonno, al quale è legato da un affetto profondo. Forse con le sue conoscenze può aiutarlo: si chiama Giuseppe Verdi. Basandosi su documenti, diari e testimonianze autentiche, Maurizio Chierici costruisce un romanzo insolito, i cui protagonisti, un politico della sinistra alle prese con la nascita del sindacalismo e un commissario testardo che combatte perché venga fatta giustizia, si incontrano all'ombra di un mito e rivelano poco a poco l'altra faccia della sua umanità.