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L'animo umano è itinerante. Si va al Nord confidando in una maggiore libertà di costumi, e dal Nord si scende al Sud sperando in passioni più roventi. Ci si inganna... in fondo al cuore si sa che si resterà delusi, ma quel che conta è sperare che altrove si trovi quel che non si riesce a ottenere a casa propria. I viaggiatori di un tempo vagavano per l'Europa anche alla ricerca di un sesso senza problemi, senza scandalo; ciò che era considerato peccato a Londra, era scusabile come avventura di viaggio a Parigi o a Venezia. Anche oggi continuiamo a viaggiare alla ricerca di qualcosa di proibito: si va a Cuba o nei paradisi del sesso in Oriente, e appena ieri i ragazzi degli anni Sessanta emigravano in estate in Scandinavia attirati dal mito delle bionde svedesi o danesi. Dalla Parigi del can can e patria degli spogliarelli più osé alla Berlino del cabaret, rifugio discreto per passioni "irregolari", passando per la Spagna dei toreri e del flamenco, danza dell'amore, e per l'Italia dei "peccati segreti" di Lord Byron e della Dolce Vita. Un itinerario sensuale e coinvolgente che conduce fino all'Est più estremo, alla Cina e al Giappone, per scoprire l'eros fantastico del Kamasutra e il mistero suadente delle geishe.