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L'immigrazione ha acquisito in Europa un ruolo centrale nei palcoscenici in cui giornalisti, attori politici e movimenti sono quotidianamente impegnati a definire i problemi sociali e a proporre, richiedere o imporre soluzioni parziali. Oltre al dato della centralità, le ricerche mostrano che le narrazioni pubbliche dei fenomeni migratori vertono intorno a un numero limitato di schemi interpretativi che si ritrovano, con poche varianti, in tutto il continente. Prendendo come oggetto di studio i discorsi e le notizie di migrazione, il volume analizza le matrici comuni europee di queste rappresentazioni, guarda alle pratiche giornalistiche e fotografiche che le riproducono, indaga i processi di costruzione delle emergenze sociali, tra media, politica e società civile, evidenziandone i meccanismi. Infine, discute criticamente la questione della costruzione del consenso e il ruolo dell'opinione pubblica. Il libro intende dare sistematicità a un campo di studi di importanza crescente e sviluppare una prospettiva teorica originale, facendo dialogare molte ricerche europee di sociologia dei media e sociologia politica. Tra le questioni discusse: il razzismo culturale differenzialista e le politiche di integrazione civica, la ragione umanitaria e il suo immaginario, la crisi della tripartizione migranti-rifugiati-free movers.